Relazione storica Poligono Piacenza
Le origini dei “tiri al bersaglio” vanno ricondotte principalmente all’opportunità di creare nell’Italia risorgimentale le condizioni per un efficiente addestramento delle milizie locali all’uso delle armi, e dopo l’Unità la materia fu regolamentata da una Legge dello Stato che coordinava le Società locali ponendole sotto il controllo prefettizio.
In quel periodo Piacenza, in particolare, valutò diverse alternative per dotarsi di una struttura fissa: dopo che i militari negarono il Vallo Farnesiano (all’epoca accora considerato elemento difensivo) come ipotizzato da alcuni studi che prevedevano l’utilizzo del sottomura tra i bastioni Santa Caterina e Corneliana (nella parte sud della città murata) nel 1887 venne decisa la collocazione nell’area attuale - detta allora “campi del Po” - venne elaborato un progetto a cura dell’Ing. Rinaldo Lusardi dal costo di 18.000 lire, e una volta acquisito il terreno si diede corso alla costruzione.